Archivi del giorno: 23 ottobre 2015

Lunedì a Castelfranco

Lunedì prossimo a Castelfranco Veneto si terrà un incontro al quale partecipa la deputata di SEL Serena Pellegrino, vicepresidente della Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, che dialogherà con Lorenzo Biagi, filosofo, sui temi dell’Enciclica di Papa Bergoglio “Laudato Si’”. Organizza la lista Civica La città delle Idee, alla quale partecipiamo. Presenta Alessandro Boldo.

volantino 26 OTTOBRE

L’enciclica di Papa Bergoglio “Laudato si’” è un documento che si rivolge non solo alla comunità dei fedeli ma a tutti gli abitanti del pianeta. In esso viene ampiamente argomentata una prospettiva di interpretazione della complessità del mondo attuale mirata ad uno sviluppo sostenibile e integrato.

Accanto a temi spiccatamente dottrinali e teologici, come la proposizione di un “Vangelo della creazione”, vi è una analisi dell’intreccio tra questione sociale e questione ecologica a livello planetario particolarmente significativa. Ciò che si propone è una visione dell’ecologia integrale e complessa, e non una visione settoriale o specialistica che si concretizza solo una serie di interventi tecnici a fini ambientali senza andare al fondo delle scelte e proporre prospettive alternative.

Non mancano proposte concrete di linee di intervento e di azione rivolte ai decisori pubblici, che riguardano il livello globale ma anche misure che si collocano su una scala ridotta. Ad esempio laddove si tratta della pianificazione pubblica, della valutazione di impatto ambientale e dei meccanismi  partecipazione, in un modo che a noi suona famigliare : “Uno studio di impatto ambientale non dovrebbe essere successivo all’elaborazione di un progetto produttivo o di qualsiasi politica, piano o programma. Va inserito fin dall’inizio e dev’essere elaborato in modo interdisciplinare, trasparente e indipendente da ogni pressione economica o politica. Dev’essere connesso con l’analisi delle condizioni di lavoro e dei possibili effetti sulla salute fisica e mentale delle persone, sull’economia locale, sulla sicurezza. I risultati economici si potranno così prevedere in modo più realistico, tenendo conto degli scenari possibili ed eventualmente anticipando la necessità di un investimento maggiore per risolvere effetti indesiderati che possano essere corretti. È’ sempre necessario acquisire consenso tra i vari attori sociali, che possono apportare diverse prospettive, soluzioni e alternative. Ma nel dibattito devono avere un posto privilegiato gli abitanti del luogo, i quali si interrogano su ciò che vogliono per sé e per i propri figli, e possono tenere in considerazione le finalità che trascendono l’interesse economico immediato. Bisogna abbandonare l’idea di “interventi” sull’ambiente, per dar luogo a politiche pensate e dibattute da tutte le parti interessate. La partecipazione richiede che tutti siano adeguatamente informati sui diversi aspetti e sui vari rischi e possibilità, e non si riduce alla decisione iniziale su un progetto, ma implica anche azioni di controllo o monitoraggio costante. C’è bisogno di sincerità e verità nelle discussioni scientifiche e politiche, senza limitarsi a considerare che cosa sia permesso o meno dalla legislazione.”

 Non è difficile incontrare nella enciclica concetti, ragionamenti e proposti che appartengono alla elaborazione nostra e della sinistra ecologista ormai da anni, a partire dalla richiesta di  un nuovo modello di sviluppo e dalla “conversione ecologica” a cui richiama Bergoglio.

Ci sono dunque gli elementi perché si possa confrontare la visione proposta dall’enciclica papale con i temi della politica e le scelte che agli attori pubblici competono, e con la nostra politica in particolare.

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