Archivi del mese: aprile 2010

Oasi San Daniele 5

Stasera alle 21.00 alla palestra comunale di Borso del Grappa il Comitato Oasi incontra i cittadini e le Amministrazioni per ribadire la sua posizione di contrarietà alle centrali a olio combustibile nel territorio della Pedemontana (a me gli impianti proposti sembrano più dei gruppi elettrogeni che cogeneratori n.d.r.), e per lanciare un patto per la Pedemontana.

Per il volantino:

volantino oasi 30_04_10

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al Consiglio Provinciale

di Luca De Marco

La maggioranza rifiuta lo stanziamento anticrisi e va in confusione sui tagli alla scuola

Serata densa ieri sera al Consiglio Provinciale. Come primo punto è stato approvato l’ordine del giorno presentato da Lorenzo Biagi e Stefano Dall’Agata, e illustrato in aula da Dall’Agata, contro il taglio deciso dal Governo alle agevolazioni postali delle quali usufruiscono le associazioni di volontariato per diffondere i propri fogli informativi.  Sull’ordine del giorno si sono pronunciati favorevolmente anche i capigruppo di maggioranza, e il documento è stato approvato all’unanimità.

Il Consiglio ha poi esaminato il rendiconto del Bilancio 2009, la destinazione dell’avanzo di amministrazione e la variazione del piano triennale delle opere pubbliche. Rispetto all’accantonamento di 14 milioni dell’avanzo di amministrazione, che la Giunta si riserva di destinare  in seguito, abbiamo chiesto che almeno 1 milione di questi venga destinato subito ad un provvedimento anticrisi. Il fondo stanziato lo scorso anno di 500.000,00 è esaurito ormai da settimane e oggi non vi è alcuna forma di sostegno specifico e diretto ai lavoratori e alle famiglie colpite dalla crisi da parte della Provincia. La nostra richiesta non è stata accolta, e anche per questo tutti i gruppi del centrosinistra hanno espresso voto contrario.

Per ultimo è stato discusso l’ordine del giorno che abbiamo presentato contro i tagli alla scuola e al personale docente annunciati dalle circolari del ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale. La previsione realizza una penalizzazione particolare per le scuole della provincia di Treviso, che sarebbero quelle con la più alta quantità di tagli. A questo punto si è sviluppata una discussione a tratti surreale, con sbandamenti della maggioranza che hanno creato una situazione di confusione vista poche volte in consiglio. Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno, il Capogruppo di Forza Italia Gianpiero Favaro chiede di rinviare l’ordine del giorno ad una commissione da convocare per affrontare la questione nell’ottica di una gestione regionale dell’organizzazione scolastica. Interviene anche l’Assessore all’Istruzione Carla Puppinato che riferisce di una “situazione molto difficile”, con un fronte caldo delle scuole trevigiane in allarme per la pesantezza dei tagli, e riferisce che gli assessori provinciali all’istruzione del Veneto hanno chiesto un incontro con il Ministro per affrontare la questioni dei tagli. Come proponenti concordiamo sull’approfondimento in commissione,  ma vista l’urgenza della questione, che si sta definendo in questi giorni, chiediamo che si proceda all’approvazione dell’ordine del giorno, per dare un messaggio chiaro da parte dell’assemblea elettiva della Provincia e rafforzare le posizioni che l’Assessore potrà sostenere ai tavoli competenti. A questo punto il capogruppo Favero ha reiterato la sua richiesta di rinvio dell’ordine del giorno in forma di mozione d’ordine, chiedendo venisse messo in votazione il rinvio. Il capogruppo della Lega, Granello, sosteneva la non conoscenza della questione da parte del suo gruppo, e dunque l’esigenza di riparlarne in altra sede, spostando la questione in commissione. Interveniva nuovamente l’Assessore, in dissenso dalla maggioranza, riferendo di avere chiesto alle autorità competenti i dati, ad esempio sull’andamento delle iscrizioni, in base ai quali sono stati programmati i tagli e la penalizzazione di Treviso, ma di aver riscontrato una situazione di profonda carenza conoscitiva, tali da rendere ingiustificabile la ripartizione proposta dei tagli. A fronte di questo deciso intervento dell’Assessore contro la logica del rinvio della sua maggioranza, il capogruppo della Lega Nord annuncia che la maggioranza si asterrà sull’ordine del giorno. Al tempo stesso, il capogruppo di Forza Italia insiste nel mettere prima ai voti il rinvio dell’ordine del giorno alla commissione. Come minoranze facciamo presente la contraddittorietà delle due posizioni, ma Presidente del Consiglio e Segretario Generale, incredibilmente, dicono che si può fare. Si verifica dunque la seguente situazione: la maggioranza approva una mozione d’ordine per spostare l’ordine del giorno in commissione, e subito dopo, come nulla fosse successo, si procede comunque alla votazione di quell’ordine del giorno appena prima rinviato ad altra sede. Nella votazione la maggioranza si astiene, a parte il consigliere leghista Pizzinato che vota contro. Secondo il regolamento del Consiglio Provinciale per approvare un deliberato serve che la maggioranza dei voti espressi sia favorevoli, dunque il voto di astensione equivale a voto negativo, come accade al Senato. Di conseguenza, l’ordine del giorno non è approvato. Non sappiamo se questo fosse l’esito effettivamente voluto da parte della maggioranza, che non sembra ben padroneggiare i regolamenti. Certamente è emersa dalla discussione una forte differenza di sensibilità sulla questione dei tagli alla scuola  trevigiana da parte dell’assessore di competenza e della sua maggioranza. Siamo comunque soddisfatti per aver posto all’attenzione, anche della maggioranza, un tema importante per il futuro del nostro paese e della nostra provincia come quella della qualità e delle dotazioni del sistema formativo, nonché per il presente delle famiglie che si trovano spesso a dover sborsare di tasca propria per far fronte al progressivo impoverimento dei mezzi a disposizione delle scuole.

Dietro la propaganda sulla riforma della scuola si nasconde la realtà di una politica fatta di tagli e riduzioni di personale e di risorse a disposizione della scuola pubblica. Ci si prepara così un futuro sempre più grigio per il nostro paese, con un abbassamento del livello di coesione sociale e nazionale. Serve una reazione forte, per non arrendersi al declino al quale si vorrebbe consegnare la scuola pubblica italiana.

il testo dell’ordine del giorno contro i tagli: odg tagli scuola.pdf

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essere il partito “anti sfiga” del centrosinistra

Approvo l’espressione “anti sfiga” e l’ho scelta come titolo per questo intervento di Zan.

Stefano Dall’Agata

SEL aiuterà il centro-sinistra a vincere

5 punti di riflessione

1) La sinistra e il centrosinistra, in primo luogo, sono incapaci in Italia di dettare l’agenda dei temi e tantomeno di farlo rendendo palese la propria identità. Questo e’ il primo terreno sul quale Sinistra Ecologia e Libertà può diventare il soggetto determinante per la ricostruzione di una credibile alternativa di governo del centrosinistra italiano. E’ stata, del resto, la scelta che Nichi Vendola ha fatto in Puglia in questi anni e in questa dura campagna elettorale sia nelle primarie che alle elezioni regionali. In questo senso possiamo diventare anche la nuova risorsa di energia rinnovabile per il partito democratico che oggi prova a intervenire nell’agenda ma lo fa, a differenza nostra, senza tentare di collegare temi e soluzioni a un’identità chiara. Se SEL diventa il punto di riferimento di un modo di fare politica concreto e insieme ideale possiamo realisticamente restituire anima e appetibilità a tutto il centrosinistra, riaccendendo quella sensazione di utilità della politica che oggi manca e che fa scappare gli elettori dalle urne.

2) SEL deve diventare il simbolo del centrosinistra che non si dedica più ai tatticismi prima che ai problemi della gente. Dobbiamo parlare, come ha sempre fatto Nichi, prima dei cittadini e delle cose che facciamo o faremo per loro e poi della squadra con cui lo faremo.
Saremo quelli che danno il segnale di credere nel progetto alternativo del centrosinistra prima di occuparsi, come ha fatto il Pd in Puglia e Piemonte e come sta facendo ancora in questi giorni, degli alleati da andare a recuperare fuori. Non e’ parlando di come allearsi con Fini o Casini che si ricostruisce la credibilità del progetto di governo nazionale e locale del centrosinistra. Anzi più se ne parla più si dimostra la debolezza non solo nei numeri ma soprattutto nella fiducia nel proprio progetto. Noi daremo un altro taglio. Noi lo stiamo già facendo. Vendola lo fa, lo ha fatto e ha vinto anche per questo.

3) SEL deve essere il partito delle primarie. Perché il Pd ha perso questa identità e perché Nichi Vendola ne e’ invece il simbolo. Simbolo delle primarie ovvero simbolo della partecipazione e della battaglia anche per il cambiamento della legge elettorale che restituisca agli elettori la scelta degli eletti.

4) SEL può e deve diventare il vero antidoto “anti lega” in una squadra del centrosinistra in cui invece avrebbe senso che il Pd fosse più autorevolmente la forza di alternativa al Pdl. Siamo noi a dover dare sia nel sud che nel centro che ovviamente nel nord Italia i messaggi a chi e’ sensibile ai problemi sollevati dalla lega ma non condivide le soluzioni e la cultura antisociale che ci sta dietro. Siamo noi i difensori della libertà della nostra gente contro chi (la lega) finge di difendere i cittadini ma in realtà punta a costruire un paese meno libero e meno sicuro.

5) SEL deve e può essere il motore dell’entusiasmo del centrosinistra come lo e’ Nichi e come lo e’ un partito che punta a mettere nella soluzione pratica dei problemi un cuore e un’anima e non solo (come fa il Pd) la fredda razionalità. Saremo la ricarica del centrosinistra, l’antidoto antiastensione, il motore pulito. E Nichi Vendola sara’ la nostra fonte di energia e il nostro pilota.
Sel con Vendola, Fava, Migliore, Mussi, Bandoli e tutto il gruppo dirigente nazionale e locale devono essere il partito “anti sfiga” del centrosinistra.
L’immagine che dà la nostra coalizione e’ sempre quella di chi, anche quando governa, pensa di perdere la prossima volta e quando affronta una campagna elettorale e’ sempre in salita. Ecco, noi dobbiamo fare la parte che più somiglia al nostro leader.
Il centrosinistra ha le stesse probabilità di vincere del centrodestra!
Non siamo figli di nessun Dio minore. Noi rappresentiamo la nuova svolta rispetto alla sinistra tafazziana, perdentista e che pensa solo di vincere grazie all’acquisto dello straniero (per dirla con il calcio), Fini o Casini che sia, o Binetti o Dini (tanto per ricordare la brutta storia recente).
Insomma, il partito della fiducia nelle proprie idee e forze contro la percezione diffusa del centrosinistra natural born loser.

Alessandro Zan

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Tariffe postali e non profit

Il testo dell’ODG presentato che andrà in discussione nel Consiglio Provinciale del 28 aprile 2010, a seguire l’Appello di VITA.

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TREVISO

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

ORDINE DEL GIORNO URGENTE

VERIFICATO CHE

Il decreto interministeriale del 30 marzo 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2010 n. 75 afferma che “le tariffe agevolate per le spedizioni di  prodotti editoriali  di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e  del 1 febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010”. Ciò significa che vengono soppresse le tariffe agevolate postali per tutta l’editoria libraria, quotidiana e periodica, in vigore con effetto immediato dal 1 aprile. Tale decisione del Governo colpisce in maniera molto dura le organizzazioni del settore non profit. L’aumento infatti è del 500% circa per ogni singola spedizione. Concretamente, tale aumento delle tariffe postali colpisce duramente la raccolta fondi di tutte le organizzazioni non profit e causa un ingente aumento dei costi con gravi ripercussioni sui fondi destinati ai progetti.

CONSIDERATO CHE,

nonostante il decreto specifichi che un successivo provvedimento potrebbe stabilire ulteriori agevolazioni, ciò comporterà un periodo di vacatio tra l’entrata in vigore del primo e l’eventuale successivo che coincide con un momento dell’anno in cui in genere ogni organizzazione attua delle spedizioni ai propri donatori.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI TREVISO SI APPELLA

al governo affinché vengano immediatamente adottate delle misure che evitino un vertiginoso aumento del budget delle spedizioni che, anche in ragione delle tempistiche scelte per l’entrata in vigore del provvedimento, non potrà che tradursi in un decremento dei fondi destinati ai diversi progetti di solidarietà e di volontariato delle organizzazioni non profit.

TREVISO, 7 APRILE 2010

I CONSIGLIERI

Lorenzo Biagi

Stefano Dall’Agata

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la mannaia della Gelmini

E la chiamano riforma….

pubblichiamo le tabelle della ripartizione regionale del taglio dei posti degli insegnanti. 25.600 in Italia, 1.633 in Veneto. Nella ripartizione regionale, Treviso è la provincia più penalizzata.

Presenteremo domani un ordine del giorno in Provincia per chiedere che si riveda l’iniqua ripartizione e che si ponga fine allo smantellamento della scuola pubblica.

La mannaia della Gelmini prevede anche il taglio di 15.600 posti di personale ATA.

E la chiamano riforma…

Luca De Marco

vauro_gelmini.png

CONTINGENTE ISTITUTI ISTRUZIONE SECONDARI DI SECONDO GRADO

PROVINCE ORGANICO DIRITTO A.S.2009/10 ORGANICO DIRITTO A.S.2009/10 DIFFERENZA
BELLUNO 794 756 -38
PADOVA 3.144 2.965 -179
ROVIGO 940 850 -90
TREVISO 3.244 3.016 -208
VENEZIA 2.715 2.584 -131
VERONA 2.697 2.556 -141
VICENZA 3.297 3.182 -115
TOTALE 16.811 15.909 -902
CONTINGENTE ISTITUTI ISTRUZIONE SECONDARI DI PRIMO GRADO
PROVINCE ORGANICO DIRITTO A.S.2009/10 ORGANICO DIRITTO A.S.2009/10 DIFFERENZA
BELLUNO 531 519 -12
PADOVA 2.089 2.064 -25
ROVIGO 940 850 -90 519 511 -8
TREVISO 3.224 3.016 -208 2.177 2.074 -46
VENEZIA 1.764 1.784 -20
VERONA 2.031 2.026 -5
VICENZA 2.192 2.147 -45
TOTALE 11.243 11.122 -121
CONTINGENTE SCUOLA PRIMARIA
PROVINCE ORGANICO DIRITTO A.S.2009/10 ORGANICO DIRITTO A.S.2009/10 DIFFERENZA
BELLUNO 815 762 -53
PADOVA 3.297 3.184 -113
ROVIGO 789 762 -27
TREVISO 3.440 3.305 -135
VENEZIA 2.918 2.849 -69
VERONA 3.367 3.244 -123
VICENZA 3.469 3.337 -132
TOTALE 18.095 17.443 -652

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Centomila firme in 48 ore

COMUNICATO STAMPA

Centomila firme in 48 ore, parte alla grande la raccolta firme per i referendum

Il Comitato Promotore: “Un risveglio civile che parte dall’acqua”

Una partenza straordinaria quella della raccolta firme per i referendum per l’acqua pubblica.

Più che raddoppiato l’obiettivo che il Comitato promotore si era dato alla vigilia del lancio. Sono infatti oltre centomila le firme raccolte nel fine settimana della Liberazione in centinaia di piazze italiane.

Una mobilitazione impressionante che ha visto lunghe file ai banchetti di tutte le città e dei paesi. Un folla consapevole e determinata, che in alcuni casi ha fatto anche diversi chilometri per trovare il banchetto più vicino a casa (l’elenco completo è su www.acquabenecomune.org).

Oltre 12mila firme in un solo giorno in Puglia, 10mila a Roma, 4mila firme a Torino città, 3500 a Bologna, 2500 a Milano. Dati impressionanti dalle piccole città: 4200 firme a Savona e provincia, 2mila firma a Latina e Modena, oltre 1500 ad Arezzo e Reggio Emilia. Dati sorprendenti sui paesi 1300 firma ad Altamura, 850 a Lamezia Terme.

Molti sindaci e amministratori hanno firmato in piazza, tra cui i sindaci di Ravenna ed Arezzo (entrambi Pd). In Molise Monsignor Giancarlo Bregantini (Arcivescovo metropolita di Campobasso) ha firmato in rappresentanza dei 4 vescovi delle Diocesi della Provincia.

Il comitato promotore esprime tutta la sua soddisfazione per il successo delle iniziative. Siamo di fronte ad un vero e proprio risveglio civile, un risveglio che parte da associazioni e da cittadini liberi, un risveglio che parte dall’acqua.


Luca Faenzi
Ufficio Stampa Comitato Referendum Acqua Pubblica
ufficiostampa@acquabenecomune.org
+39 338 83 64 299
Skype: lucafaenzi
Via di S. Ambrogio n.4 – 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00
www.acquabenecomune.org

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Atalmi e l’unità della sinistra

Dal giorno dopo le ultime elezioni regionali, Nicola Atalmi ha proposto delle analisi drastiche sullo stato della sinistra, sottolineando l’esigenza di un cambiamento radicale, sia attraverso la rete che attraverso i giornali locali. Lo ha fatto con accenti di acrimonia nei confronti di Sinistra Ecologia e Libertà, del tutto gratuiti e dei quali ci sfugge il significato e l’utilità.

la-vittoria-di-tafazzi.jpg

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Partito il tesseramento 2010

Da ieri ci si può fare la tessera per il 2010 di Sinistra Ecologia Libertà, la modalità scelta è quella online.

Basta cliccare il banner  e si può cominciare il percorso. 

Maggiori informazioni (e dibattito) al Sito Nazionale di SEL:

Eccoci. Ci siamo, ci tesseriamo.

Parte il tesseramento 2010, per intenderci quello che concorrerà alla costruzione materiale del partito e che, per via formale, determinerà …

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La Lega è compatibile con l’antifascismo ?

Se qualcuno ritiene che il 25 aprile debba essere una stanca ritualità, da ripetere ogni anni con manifestazioni di circostanza, come tante altre, ci pensa per fortuna l’Anpi di Treviso e il suo grintoso presidente Lorenzoni a vivacizzare l’appuntamento e a renderlo occasione di dibattito sull’oggi e sul domani e non solo sul passato. La presa di posizione del presidente Lorenzoni contro il tesseramento all’Anpi degli esponenti della Lega, se da una parte può apparire eccessivamente duro, dall’altro ha il merito di non chiudere gli occhi di fronte ad una realtà evidente, per quanto sgradita a molti. L’Italia di oggi si sta allontanando dai valori ispiratori della Carta Costituzionale e della lotta di Liberazione dalla quale è scaturita, ed uno degli attori di questa regressione civile del paese è senz’altro la Lega Nord. Non si tratta di demonizzare un partito politico che gode di largo consenso in alcune aree del paese e rappresenta poco meno del 10% degli elettori italiani. Ma il consenso elettorale non giustifica qualsiasi cosa e qualsiasi scelta, e non esiste per fortuna l’obbligo di consenso coatto nei confronti dei comportamenti della Lega Nord. Auspichiamo che questo dibattito produca una riflessione negli esponenti della Lega: rivendicare i propri familiari partigiani e chiedere l’iscrizione all’Anpi è un fatto positivo, ma siamo certi che la militanza leghista non sia in contraddizione con queste rivendicazioni ?

Luca De Marco

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Muraro come Renzo Bossi

Muraro contro la nazionale e contro la resistenza: il successo elettorale dà alla testa

Dispiace constatare che oramai l’ideologo di riferimento del Presidente Muraro sia Renzo Bossi, noto come la Trota, già famoso per il suo cattivo rapporto con gli esami di maturità e ora consigliere regionale della Lombardia. Dopo aver scaricato la nazionale italiana, ora se la prende con un altro simbolo dell’unità nazionale come è Bella Ciao. Descrivere la canzone del partigiano come di parte è una autentica sciocchezza. “Bella ciao” nasce da una canzone delle mondine, sul duro lavoro nelle risaie tra gli insetti e le zanzare e sull’ansia di liberazione dallo sfruttamento, sulla quale è stato innestato un testo che parla del riscatto della patria e della lotta per la libertà contro l’invasore. Se Muraro ritiene che una delle canzoni simbolo della Resistenza e della lotta di Liberazione sia una canzone di parte, allora ci chiediamo quale sia quell’altra parte nella quale si colloca Muraro, e ci preoccupiamo.

Da tempo denunciamo l’involuzione autoritaria e di estrema destra che sta vivendo una parte della Lega Nord. Quando in Consiglio Provinciale proponemmo un ordine del giorno contro la proposta di legge che intendeva equiparare i combattenti della Repubblica fascista di Salò ai partigiani, la Lega e il PDL si opposero. Poi fu lo stesso Berlusconi a bloccare l’iniziativa. Così come abbiamo più volte denunciato l’impegno scarso, se non nullo, della Provincia riguardo alle celebrazioni del giorno della memoria.

Il successo elettorale forse sta dando alla testa, auspichiamo che anche i leghisti si rendano conto che vi sono valori non disponibili alla lotta politica ma da custodire come simboli e fattori della coesione nazionali. Tra questi, sicuramente, c’è anche l’antifascismo.

Luca De Marco, Stefano Dall’Agata

Consiglieri provinciali Sinistra Ecologia Libertà

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