Le MOTIVAZIONI di Sinistra Ecologia Libertà
contro LʼAMPLIAMENTO DELLʼAEROPORTO A. CANOVA
Sinistra Ecologia Libertà di Treviso denuncia la situazione dell’Aeroporto Canova, con un previsto aumento del numero dei voli e del conseguente inquinamento acustico ed atmosferico.
I cittadini delle Città di Quinto e Treviso, si trovano ad essere vittime della subalternità a Save e AerTre della cattiva politica della destra che malgoverna Comune, Provincia e Regione.
Da tutti gli atti sui ricorsi presentati del Comitato emerge una semplice verità: il massimo dei voli ambientalmente compatibile per l’Aeroporto Canova è di 16.300 all’anno.
Sosteniamo che il Canova deve mantenere un’operatività entro questi limiti, fungendo da semplice secondo scalo per il Marco Polo, in questo senso se approviamo la messa in sicurezza della pista non per questo possiamo essere favorevoli ad altri investimenti finalizzati all’ampliamento della capacità operativa dell’Aeroporto; di conseguenza denunciamo il rischio che i voli possano sorvolare i quartieri di Santa Maria del Sile, di San Nicolò e il Centro Storico della Città, con conseguente deprezzamento del valore degli immobili.
Fermo restando che l’Aeroporto Canova è una realtà importante per l’economia trevigiana, non si può pensare che per favorire gli interessi più privati che pubblici di SAVE, che ruotano soprattutto intorno alle esigenze del turismo della Provincia di Venezia, si vada a triplicare i voli in una struttura interna alla rete urbana, con una pista di atterraggio e decollo autorizzata in deroga agli standard internazionali.
L’aumento dell’inquinamento sia acustico che atmosferico, ed inoltre i rischi sempre connessi, ma superiori a causa di una pista inadeguata, al traffico aereo richiedono il coinvolgimento e la trasparenza nei confronti della cittadinanza che vedrà sicuramente peggiorare la vivibilità del territorio in cui abita.
Il nostro vuole essere un richiamo alla responsabilità di Sindaci che devono avere tra le loro massime prerogative non il Dio Denaro ma la salute dei propri cittadini.
Consideriamo perciò un errore la querela contro il Comitato Aeroporto, reo di aver criticato le pubbliche amministrazioni, sporta da Provincia di Treviso e Comune di Treviso.
Consideriamo inoltre necessario che la Regione Veneto inizi a svolgere in modo autorevole il suo ruolo di programmazione, avviando una verifica per la riorganizzazione del sistema aeroportuale del Veneto.
Su questo punto, nell’ambito della razionalizzazione delle Basi dell’Aeronautica Militare proposta nella Campagna Nazionale di SEL “Diamoci un taglio! Alle spese militari” pensiamo che possa essere presa in considerazione anche l’eventualità di un nuovo Aeroporto civile in sostituzione della Base di Istrana.
Fermo restando che è urgente l’adozione da parte della Città di Treviso dei Piani di Rischio connessi alla struttura aeroportuale, grave inadempienza a tutt’oggi dell’Amministrazione leghista.
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