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Le Cose Giuste

LA FEDERAZIONE PROVINCIALE TREVIGIANA DI SEL INVITA AD UN INCONTRO PUBBLICO CON IL DEPUTATO GIULIO MARCON

A causa di impegni parlamentari l’incontro è rinviato a Giovedì 23 maggio stesso orario e luogo

TREVISO
Martedì 21 MAGGIO ore 20,45
HOTEL AL FOGHER, VIALE DELLA REPUBBLICA 10

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L’iniziativa sarà l’occasione per fare il punto sui primi travagliati mesi di legislatura e sulle proposte di Sinistra Ecologia Libertà per far uscire il paese dalla crisi e produrre quel cambiamento che continua ad essere necessario. Abbiamo fatto la cosa giusta restando fedeli allo spirito del centrosinistra, in Parlamento proporremo le cose giuste senza subire gli stati di necessità imposti.

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Volantino di SEL Treviso sull’aeroporto Canova

Le MOTIVAZIONI di Sinistra Ecologia Libertà

contro LʼAMPLIAMENTO DELLʼAEROPORTO A. CANOVA

 Sinistra Ecologia Libertà di Treviso denuncia la situazione dell’Aeroporto Canova, con un previsto aumento del numero dei voli e del conseguente inquinamento acustico ed atmosferico.

I cittadini delle Città di Quinto e Treviso, si trovano ad essere vittime della subalternità a Save e AerTre della cattiva politica della destra che malgoverna Comune, Provincia e Regione.

Da tutti gli atti sui ricorsi presentati del Comitato emerge una semplice verità: il massimo dei voli ambientalmente compatibile per l’Aeroporto Canova è di 16.300 all’anno.

Sosteniamo che il Canova deve mantenere un’operatività entro questi limiti, fungendo da semplice secondo scalo per il Marco Polo, in questo senso se approviamo la messa in sicurezza della pista non per questo possiamo essere favorevoli ad altri investimenti  finalizzati all’ampliamento della capacità operativa dell’Aeroporto; di conseguenza denunciamo il rischio che i voli possano sorvolare i quartieri di Santa Maria del Sile, di San Nicolò e il Centro Storico della Città, con conseguente deprezzamento del valore degli immobili.

Fermo restando che l’Aeroporto Canova è una realtà importante per l’economia trevigiana, non si può pensare che per favorire gli interessi più privati che pubblici di SAVE, che ruotano soprattutto intorno alle esigenze del turismo della Provincia di Venezia, si vada a triplicare i voli in una struttura interna alla rete urbana, con una pista di atterraggio e decollo autorizzata in deroga agli standard internazionali.

L’aumento dell’inquinamento sia acustico che atmosferico, ed inoltre i rischi sempre connessi, ma superiori a causa di una pista inadeguata, al traffico aereo richiedono il coinvolgimento e la trasparenza nei confronti della cittadinanza che vedrà sicuramente peggiorare la vivibilità del territorio in cui abita.

Il nostro vuole essere un richiamo alla responsabilità di Sindaci che devono avere tra le loro massime prerogative non il Dio Denaro ma la salute dei propri cittadini.

Consideriamo perciò un errore la querela contro il Comitato Aeroporto, reo di aver criticato le pubbliche amministrazioni, sporta da Provincia di Treviso e Comune di Treviso.

Consideriamo inoltre necessario che la Regione Veneto inizi a svolgere in modo autorevole il suo ruolo di programmazione, avviando una verifica per la riorganizzazione del sistema aeroportuale del Veneto.

Su questo punto, nell’ambito della razionalizzazione delle Basi dell’Aeronautica Militare proposta nella Campagna Nazionale di SEL “Diamoci un taglio! Alle spese militari” pensiamo che possa essere presa in considerazione anche l’eventualità di un nuovo Aeroporto civile in sostituzione della Base di Istrana.

Fermo restando che è urgente l’adozione da parte della Città di Treviso dei Piani di Rischio connessi alla struttura aeroportuale, grave inadempienza a tutt’oggi dell’Amministrazione leghista.

Scarica il volantino SEL TV su aereoporto

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Svuotare gli arsenali, riempire i granai

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versione scaricabile:

volantino spese militari.pdf

L’Italia spende oltre 25 miliardi di euro per la difesa militare, pari a circa l’1,4 per cento del proprio prodotto interno lordo.
Si tratta di un volume di spesa ingiustificato, tanto più nel momento in cui si chiede ai cittadini italiani di sopportare manovre inique che tagliano la spesa sociale e il trasporto pubblico piuttosto che rinunciare a qualche cacciabombardiere. E nuovi pesanti sacrifici si annunciano alle porte.
Oggi più che mai è necessario investire nella scuola, nella sanità, nella cultura, nell’edilizia pubblica e popolare per ridurre e invertire la tendenza al progressivo depauperamento dei lavoratori e dei pensionati.
La spesa militare può essere ridotta già dal prossimo anno di almeno 1,5 miliardi di euro attraverso l’uscita dal programma JSF (151 cacciabombardieri F-35), il totale ritiro dall’Afghanistan, la cancellazione del programma per ulteriori 4 fregate FREMM, la cancellazione del programma missilistico MEADS; con la soppressione del 50% delle unità corazzate e di artiglieria, la riduzione del numero delle basi dell’Aeronautica militare, la messa in riserva di unità navali, la soppressione dell’indennità di ausiliaria, a partire già dal 2013/2014 il risparmio realizzato si può calcolare in circa 2,5 miliardi l’anno; entro il quinquennio successivo è possibile raggiungere un risparmio complessivo di circa 4,5 miliardi l’anno mediante ulteriori misure di riduzione.
Crediamo che attraverso la riduzione delle spese militari e di quelle per opere faraoniche e inutili come il ponte sullo stretto di Messina, si possano anche reperire le risorse per la prima grande opera pubblica di cui l’Italia ha bisogno: LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO, per non ritrovarsi ogni anno alle prime piogge a contare i morti per le frane e le alluvioni che devastano l’Italia dal nord al sud.
www.selveneto.eu

Per approfondire:

Nota del COCER da L’Unità del 20/12/2011

Il Sito del SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute)

Con un ricco database dove si trovano le spese militari divise per Nazioni.

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Mettete dei fiori nei vostri cannoni…

Incontro pubblico sulla riduzione delle spese militari
in collaborazione con Montebelluna Nuova

L’Italia è l’ottavo paese al mondo per spese militari. È giusto? Ce lo possiamo permettere? A chi serve?
Ne parliamo con :
Elettra DEIANA
Sinistra Ecologia Libertà

Don Albino BIZZOTTO
Beati i Costruttori di Pace

Coordina: Davide Quagliotto
Montebelluna Nuova

MONTEBELLUNA
sala CINEMA ITALIA
Lunedì 12 dicembre 2011
Dalle ore 20,00 alle ore 22,15

La domenica precedente (11 Dicembre) gazebo in piazza per distribuire volantini e raccogliere firme sulla petizione popolare.

versione scaricabile:

volantino 12 dicembre.pdf
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Si può fare di più

Tassare i grandi patrimoni e le grandi rendite, redistribuire la ricchezza, ridurre le disuguaglianze.

Colpire l’evasione e l’elusione fiscale. Per aumentare i redditi bassi e rilanciare la domanda.

Tassazione delle rendite finanziarie
Servono nuove regole per scoraggiare le speculazioni finanziarie, e rimettere al centro l’economia reale. Con politiche industriali all’altezza della crisi e contrastando la delocalizzazione selvaggia.
Tagliare le spese militari
Possiamo permetterci di mantenere l’ottava spesa militare al mondo e il secondo esercito in Europa ? ci servono 151 nuovi cacciabombardieri, 8 aerei senza pilota e 2 sommergibili, mentre si tagliano scuola e sanità ?
Cura del territorio
La prima e più urgente opera pubblica. Invece del Ponte sullo Stretto e di grandi costosissime opere, investire nella prevenzione del dissesto idrogeologico e nella manutenzione del territorio salverebbe vite umane e produrrebbe buona occupazione e crescita. Evitando di spendere di più poi, per riparare i disastri.

PER UN’ITALIA MIGLIORE
www.selveneto.eu

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